RIMINICULTURA Srl

La Società

Riminicultura srl è una società strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini che opera per la promozione e il sostegno di progetti e iniziative aventi come finalità prevalente interventi in ambito culturale. La gestione della società è affidata ad un Consiglio d’Amministrazione attualmente presieduto dall’avvocato Massimo Pasquinelli.

Pubblicazioni

Tra le attività di Riminicultura srl figura la diffusione dei seguenti volumi su temi e argomenti di carattere culturale e artistico. Per informazioni : tel. 0541 351611  oppure segreteria@fondcarim.it

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Anni 20 che passione

Catrani

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Bellini e Belliniani in Romagna

Anchise Tempestini

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Castel Sismondo – Piccola Guida
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Dal Trecento al Novecento

Opere d’arte della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Rimini, Pasini P.G. e Mazza A.

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Demos Bonini 195-1991 tracce di un’avventura artistica

Cesarini M & Altri

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Giotto e i Riminesi

A Volpe

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Giovanni Baronzio e la pittura a Rimini nel trecento

Ferrara e altri

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Giuliano da Rimini

Alessandro Volpe

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Il potere, le arti, la guerra, lo splendore dei Malatesta (catalogo)
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Il Tempio Malatestiano – splendore cortese e classicismo umanistico

Pasini P.G.

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Mario Valentini

Cesarini – Valentini

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Seicento inquieto (catalogo)
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Il Tempio Malatestiano a Rimini
Articolo di A.Giovanardi, su Ariminum

Villa Mussolini
Lungomare della Repubblica
Tel 0541 608285 Ufficio cultura
www.riccione.it

Villa Margherita (o Villa Mussolini)

Riminicultura srl detiene anche la proprietà di Villa Margherita a Riccione, comunemente nota come Villa Mussolini. L’edificio fu costruito nel 1890. Situato sul lato mare, confinava con la spiaggia alla quale si accedeva direttamente dal giardino. Originariamente consisteva di due piani con una torretta appena più alta sul lato di levante che segnava l’ingresso. Nei primi anni ’30, donna Rachele, consorte di Benito Mussolini, decise di acquistare una villa per le vacanze a Riccione e scelse questa residenza situata tra viale Milano, i giardini centrali e l’attuale Lungomare della Libertà. Da quel momento, alle vicende di Villa Mussolini, teatro delle vacanze e degli incontri estivi della famiglia, è legata una parte importante della storia turistica di Riccione e della Riviera tra le due guerre mondiali. Nel 1940 la proprietà venne ampliata con nuovi corpi per ospitare le famiglie dei figli Bruno e Vittorio. Dopo la guerra si spensero i riflettori e la Villa divenne di proprietà del Demanio Patrimoniale.
Dal 1976 fino al 1983 ospitò un ristorante per passare poi ad una società bolognese. Nel 1997 l’edificio fu acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini attraverso Riminicultura srl per salvarlo dal degrado e restituirlo a nuova vita. Nello stesso anno la società affidò la Villa in comodato gratuito temporaneo al Comune di Riccione che si assunse il compito di curarne il restauro e la gestione. Villa Mussolini è così divenuta sede di attività culturali ed espositive legate in parte anche alla storia della Riviera.

 

Castel Sismondo da 1999 al 2017

Riminicultura srl si è inoltre resa protagonista di una fondamentale sperimentazione. Dal 1999 al 2017 ha infatti curato la gestione di Castel Sismondo, la quattrocentesca rocca malatestiana completamente restaurata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini che, recuperandola dall’abbandono e dall’incuria, ha permesso alla città di disporre finalmente di uno dei suoi monumenti più importanti e, al tempo stesso, di uno straordinario ‘contenitore’ di eventi espositivi.

In questo modo, Riminicultura srl e la Fondazione hanno contribuito a:

  1. Ridare linfa sia ai circuiti culturali sia ai profili economici e commerciali della città, ed in particolare del suo centro storico;
  2. Creare le condizioni, in virtù dell’avviamento ricevuto, per nuovi, possibili sviluppi nel suo utilizzo per l’interesse generale di Rimini.

Nei 18 anni di gestione di Riminicultura srl, nell’alveo della convenzione siglata tra il Comune di Rimini, proprietario del bene, e la Fondazione Cassa di Risparmio, Castel Sismondo è divenuto centro di mostre di ampia rilevanza e di iniziative culturali estive (denominate Estate al Castello) che hanno richiamato centinaia di migliaia di visitatori e accreditato la città come mèta culturale, ben coniugandosi questa nuova funzione con la grande offerta turistica presente sulla riviera.

Al Castello si sono alternate più di 20 grandi mostre di livello nazionale e internazionale (dalla Signoria dei Malatesta al Trecento Adriatico, da Cagnacci a Baronzio, fino alle esposizioni di Linea d’Ombra che hanno portato a Rimini oltre 500.000 visitatori in tre anni) ed eventi di valorizzazione di espressioni artistiche locali, con un notevole indotto in termini di crescita della fruizione culturale della città da un lato, e di benefici economici dall’altro (una ricerca dell’Università di Bologna, sede di Rimini, ha stabilito che la mostra “Da Vermeer a Kandinsky” del 2012 ha prodotto, da sola, un effetto complessivo sul territorio di Rimini e provincia di valore compreso fra 5,8 e 7,3 mln di euro).

Al termine di questa lunga e proficua sperimentazione, è stato restituito al Comune non più un semi rudere quale era sul finire degli anni ’90, bensì un complesso storico monumentale, apprezzabile e visitabile dal pubblico, nonché una suggestiva e prestigiosa location per eventi culturali, espositivi e di spettacolo.

Depliant Castello
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